- perché leggere fa sempre bene
- per sorridere
- per sognare
Sabato, 12 dicembre 2015, è stato presentato a Firenze il nuovo libro di Federica Bosco. Luogo scelto per il piacevole dialogo, l’ex convento trecentesco delle Oblate che, dal 2007, ospita una biblioteca pubblica.
L’incontro si è svolto come una chiacchierata amichevole, con sorpresa finale, tra l’autrice e Carlotta Agostini, giornalista di Lady Radio.
L’intervento di Lorenzo Degl'Innocenti, Federica Miniati e Nicola Pecci, attori teatrali, ha animato parte del tempo introducendo paragrafi del manoscritto in base alla conversazione.
Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice fiorentina, ha pubblicato, dal 2005 ad oggi, ben 15 libri.
Le sue storie hanno come protagoniste sempre donne giovani, un po’ “sfigate”, illuse o disilluse, ma si concludono sempre con un lieto fine. Sono personaggi che vivono in un mondo reale, con le quali ci immedesimiamo, che vivono ai nostri giorni ma l’attuale realtà è solo un contorno, come se fossero all’interno di una bolla e il resto fosse lontano.
Una presentazione piacevole, piena di battute spiritose e tante risate conclusa con la visita, a sorpresa, di Fausto Brizzi, regista del film “Pazza di me” (2013) tratto proprio dall’omonimo romanzo (2012) della Bosco.
"Chiunque vi dica che avere 19 anni è una cosa fantastica, è un imbecille. E lo dice perché non si ricorda com'era avere quell'età. Non si ricorda come ci si sente a essere costantemente arrabbiati, confusi e diversi. Sbagliati, sfigati, soli e sempre con qualcosa in meno rispetto agli altri. No, non se lo ricorda perché dopo va anche peggio. Dopo ci sono gli impegni, le responsabilità, il lavoro, la casa, la famiglia, persone di cui occuparsi. Il tanto desiderato pacchetto completo del "diventare adulti". Peccato che io questa parte del pacchetto l'avessi già ricevuta prima del tempo. E senza nemmeno chiederla."
Tutto quello che siamo è il suo ultimo libro. Uscito in libreria il 27 ottobre 2015, è già alla prima ristampa.
Ambiantato a Firenze, è la storia di Marina, diciannovenne piena di sogni che non si realizzano per difficoltà pratiche, non ha una madre, ha un padre prepotente che la disprezza, Filippo, un fratellino piccolo da accudire. La scuola, il lavoro, una vita difficile e nessun appoggio se non Ginevra, l’amica del cuore e, infine, Nicholas… tutto a 19 anni.
Questo libro è un inno all’amicizia, perché quando non hai una famiglia a sostenerti, gli amici diventano la tua famiglia ed è un’inno al rapporto di amore puro, vero e sincero che c’è tra lei e il fratello.
Non ci resta che leggerlo!
marel