martedì 28 febbraio 2012

Raphael Gualazzi @ Teatro Politeama.

-Giovane Genio e grande band

-Versatalità

-Effetto scenico / luci

L'anno scorso un mese prima di Sanremo un'amica mi ha invitato ad un concerto gratuito al teatro Metastasio di Prato. Era il concerto di un giovane pianista in tour promozionale prima del Festival di Sanremo. Mi disse: "R.G. è un giovane di talento, canta e suona il piano, è stato scoperto dalla Caterina Caselli e ti ho detto tutto". Ancora la ringrazio, fu un bel concerto, molto tecnico e Raphael si mostrò subito come un vero talento del pianoforte.

Poi c'è stato Sanremo e quel capolavoro di "Follia d'amore" con cui il pianista di Urbino ha vinto Sanremo Giovani e poi l'"Eurovision Festival" con la versione inglese della stessa canzone dove è arrivato al secondo posto dietro a un'inutile canzone pop Azerbaigiana (!!!).

Gualazzi torna a Prato, un anno dopo il "misfatto" con uno spettacolo più completo, sfoltito da fronzoli tecnici, accompagnato da una band di tutto rispetto e un set di luci degno di crooner del suo calibro. Pur la giovane età e una timidezza che cerca di battere facendo il ruolo del "piacione", Gualazzi è un vero talento, punto. Le mani scorrono, accarezzano e picchiano i tasti del pianoforte con maestria e velocità, alternando furiose song a canzoni d'amore, passando da musiche soul, blues, ragtime e uno scanzonato stile personalissimo (il suo singolo "Love goes down slow" scelto per uno spot di Trenitalia, è un buon esempio). Si passa da atmosfere di fumosi club jazz anni '30, a tempeste di tasti neri e bianchi, ritmi in levare e musiche "da sorrisi da turista" (definizione data da Gualazzi stesso). Anche se qualche critico smaliziato dice che ricorda Carosone o Paolo Conte, credo che non siano tanti i musicisti di quest'età che riescono ad unire una bravura tecnica, una versalità vocale e una generosità nel diventare accompagnatore alla propria band in assoli di batteria e fiati. Teatro pieno, applausi su applausi e musica d'autore, Gualazzi è un'artista italiano da esportazione.

PS: è fastidioso in un concerto al teatro essere seduti ad una sconosciuta vicina di posto che per tutta la serata smanetta collegata con il suo smartphone. Fai come con chi fuma: digli di smettere!

MG.