mercoledì 13 novembre 2013

Questo matrimonio non s'ha da fare.

-Per ridere dei toscani e in toscano.
-Per il fine benefico dello spettacolo.
-Per la bellezza del teatro in vernacolo.

Il teatro in vernacolo fiorentino è un genere teatrale tuttora vivo e con una sua dignità drammaturgica. Esistono tante piccole compagnie formate da attori professionisti e semplici amatori che, in teatri piccoli e grandi, a volte in circoli e sale parrocchiali, recitano la commedia toscana con l'unico scopo di divertire e divertirsi.



A Prato, una di queste compagnie, i Gatti Bigi, hanno recitato al Teatro Kolosseum di San Giusto, "Questo matrimonio non s'ha da fare": spettacolo di Dory Cei con l'adattamento di Piera Pugliese. I preparativi per le nozze in casa Fortunato diventono una complicata commedia di equivoci e complicazioni. Il sogno della sposa, Albarosa, fatto la notte prima delle nozze, diventa infatti un presagio nefasto a cui seguono una serie di imprevisti degni di una tragedia... greca? No, fiorentina, ovviamente!


Lo spettacolo ha il grande pregio di essere divertente senza mai scadere in volgarità e cercare la facile battuta offensiva, il tutto in una coralità e diversità di personaggi notevole. Dalla classica litigata tra il marito e la petulante moglie, all'intellettuale parruchiere che cita le "Idi di Marzo" di Giulio Cesere, alla irremovibile "fimmina" siciliana, fino alla cameriera con la battuta sempre pronta.


Le risate del pubblico sono copiose e, al divertimento viene legato l'impegno degli attori. L'incasso delle quattro serate sono state devolute in beneficenza alla Fratres di Agliana e all'associazione per i ragazzi dislessici AID di Prato e lo spettacolo avrà una replica il 7 dicembre, fuori dalla Toscana, a Vasto, questa volta in favore del Progetto "RicorDonatella" per la pet-therapy nelle scuole di Vasto.


MG
(fonte foto Pagina Facebook Gatti Bigi )

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