lunedì 30 marzo 2015

Noi e la Giulia


­- Per non smettere di (s)drammatizzare sulla criminalità organizzata in Italia
­- Per non porre limiti al surreale, divertendosi
­- Per aprire gli occhi





di Edoardo Leo
con Edoardo Leo, Carlo Buccirosso, Claudio Amendola, Luca Argentero, Anna Foglietta,
Stefano Fresi


Vedere questo film da “italiana residente all’estero”, al festival che a Lisbona organizzano ogni anno di questa stagione, fa proprio uno strano effetto.


In realtà, tutti i film italiani che “ci arrivano” filtrati nonostante l’onnipresenza di internet, fanno un certo effetto dopo vari anni che sei fuori dal Paese.
La storia, come in diverse altre trame di film attuali, vede Fausto, Diego e Claudio, che si autodefiniscono “falliti”, darsi un’ultima chance: lasciare Roma, e aprire un agriturismo in Campania, acquistando e ristrutturando una vecchia masseria pericolante.





Purtroppo non hanno fatto i conti con le “autorità locali”, ovvero i signorotti della camorra che esercitano il potere con più efficacia e presenza delle autorità designate dallo Stato, incluso rilasciare i permessi e la protezione per poter aprire una qualsiasi attività, dietro lauti pagamenti richiesti senza troppe cerimonie.
Alla prima richiesta di “pizzo”, entrano in scena altri due personaggi che influiscono notevolmente nell’apertura dell’agriturismo: sono Sergio ed Elisa, che dànno ai tre soci improvvisati una spinta verso la conclusione dei lavori e infondono loro uno spirito di cooperazione fino a quel momento insperato, poiché i tre ragazzi sono di culture, origini e mentalità diametralmente opposti.




Hanno voce in capitolo anche “gli immigrati”, ovvero una comunità di ghanesi che lavorano nei campi vicini, e che si dimostrano solidali e uniti agli altri nella lotta contro i camorristi, alternandola alla perenne intolleranza e al razzismo cieco di certi italiani, tappandosi le orecchie all’ennesima esclamazione “l’Italia agli italiani!”.



Un film brillante, ottimi i protagonisti come Amendola e Buccirosso, che ci presentano due personaggi sapientemente studiati e caratterizzati.
Edoardo Leo è un attore/regista in costante crescita, lo ricordiamo anche in “Smetto quando voglio” assieme agli altri universitari caduti in disgrazia dopo la laurea che si reinventano pur di sbarcare il lunario.

“Noi e la Giulia” è un altro invito a non temere di reinventarsi. Nonostante la Camorra.

Ilariola

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