mercoledì 14 marzo 2012

Quasi Amici di Olivier Nakache e Eric Toledano.


Quasi Amici di Olivier Nakache e Eric Toledano.

-Amicizia
-Disabilità (senza banalità)
-Nessuna pietà (e ironia)


Due realtà sociali si incontrano/scontrano nella Parigi di questo divertente film, quella di Philippe e Driss, il primo ricco paralizzato dal collo ai piedi trova nel secondo, immigrato senegalese delle banlieue povere della città, un valido badante. I due personaggi sono praticamente contrapposti in tutto e per tutto: dalle condizioni fisiche , la cultura di provenienza, il rapporto con le donne e persino i loro gusti musicali. Eppure sono uniti da un ironico pragmatismo che gli permette d'instaurare le proprie difficoltà (quelle fisiche di Philippe e quello sociali di Driss), fino a farli diventare complici in nome di un'amicizia pura, nel senso più letterale del termine. Il film francese ha il pregio di affrontare un tema delicato, la disabilità, senza nessuna retorica, banalità o caduta di stile. In una scena un amico di Philippe lo avverte che il nuovo badante non ha una fedina penale pulita e conclude il discorso con: "quelli sono senza pietà". Il ricco disabile gli risponde: "per questo mi piace, perchè non ha pietà verso di me".
Ispirato a una storia vera ed arricchito da una colonna sonora (Ludovico Einaudi, Earth, Wind & Fire, fino a Vivaldi), Quasi Amici in patria è valso a Omar Sy nei panni dello statuario Driss due premi, il César e il Lumière. In Italia è arrivato in sordina, ma grazie al passaparola degli spettatori sta resistendo nelle sale, segno che il nostro pubblico qualche volta premia la qualità.

MG

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