domenica 4 gennaio 2015

The Imitation Game.

-Per l'incredibile storia di Alan Turing.
-Per l'interpretazione magistrale e paranoica di Benedict Cumberbatch.
-Per conoscere i retroscena nascosti del più grande conflitto mondiale.




Conoscevo Alan Turing, per averlo sentito nominare ad un esame di Informatica all'università. A dire il vero il libro del professore non parlava della vita del matematico inglese, ma solo della sua "Macchina di Turing", un antenato del computer, un macchinario a nastro in grado di risolvere algoritmi.



 

Più interessante di come funziona la macchina di Turing è la vita del suo creatore raccontata da questo film.
Seconda guerra mondiale, i tedeschi stanno vincendo la guerra invadendo mezza europa e bombardando l'Inghilterra. Gli inglesi sono in possesso di una macchina usata dai tedeschi e i propri alleati per criptare i loro messaggi, la famosa macchina "Enigma", ma non riescono ad usarla perchè bisogna conoscere un codice che cambia ogni giorno. Il matematico inglese Alan Turing (interpretato da Benedict Cumberbatch diventato famoso per la serie televisiva Sherlock) viene chiamato dai militari per le sue doti di eccezionale crittografo, ma invece di lavorare sui messaggi, progetta un calcolatore per decriptare il Codice Enigma.




Alan non è un facile personaggio: schivo, inetto nei rapporti sociali e testardo nelle sue idee. Ma grazie all'aiuto dell'abile enigmista Joan Clarke (Keira Knightley) riuscirà a convincere i suoi superiori e la sua equipe, ma il matematico nasconde un segreto che non gli farà avere una vita semplice.



Il film è appassionante per la tormentata figura del matematico inglese e per il punto di vista storico sul conflitto mondiale: una visione inedita che sposta come focus l'attività segreta di Turing e il suo team e per l'importanza dell'azione dei servizi segreti inglesi nella seconda guerra mondiale.


MG.

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