-Perchè è un film d'amore, ma che in realtà parla di una speranza;
-Per la bravura nell'interpretare la difficile condizione di vita del fisico inglese;
Sembra che la vita degli scienziati ultimamente inspirano molto gli sceneggiatori di film e che il 2015 sia un anno ricco di buoni film. Se The Imitation Game parla della vita di Alan Turing, La Teoria del Tutto è la storia di Stephen Hawking.
Questo è il primo film a portare al cinema la vita dello scienziato inglese, dopo il film per la televisione "Hawking" del 2004, dove il protagonista era interpretato dall'attore Benedict Cumberbatch (lo stesso attore che interpreta nell'altra pellicola Turing, guarda caso).
Il film è tratto dal libro della moglie Jane Wilde Hawking e narra come i due si sono conosciuti al college. Lui ateo promettente studioso di Fisica e lei religiosa studente in Lettere con specializzazione in Francese e Spagnolo, tutto il film è basato sulla loro storia d'amore, fortissima e complicata dalla malattia che colpisce precocemente Stephen Hawking. Lo scienziato infatti è ammalato di una malattia degenerativa dei motoneuroni che lo porterà lentamente alla perdita dell'uso dei muscoli e della parola.
A questo punto la trama potrebbe prendere una piega pietista e dolorosa, ma la forza del film (e della vera vita di Hawking) è la forza di volontà e dell'amore tra lo scienziato e Jane Wilde. Un amore che permette di avere una numerosa famiglia (nonostante il precoce decorso della malattia), di completare gli studi e di diventare il brillante scienziato famoso a livello internazionale sulla teoria dei buchi neri.
Il film è stato criticato di portare in primo piano il travagliato e bellissimo rapporto sentimentale tra i due, a discapito delle teorie fisiche di Hawking, talvolta spiegate malamente. Personalemente non sono d'accordo pur non essendo un fisico o non avendo letto "Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo", ma le teorie scientifiche e gli studi del fisico sono parte integrante della trama del film e s'intrecciano con la storia personale di Hawking e la moglie.
Gli attori sono eccezionali, Eddie Redmayne e Felicity Jones, nei panni rispettivi di Stephen Hawking e Jane Wilde sono candidati agli oscar come migliori attori. Il lento peggioramento dello scienziato inglese è ben descritto e interpretato magistralemnte da Redmayne, che riesce a riprodurre le espressioni facciali del professore senza mai e dico mai essere patetico.
Un film poetico e romantico diretto magistralmente da James Marsh, potente e incredibile quanto la storia personale di Stephen Hawking, che va ben oltre quella raccontata dal film (basta spulciare wikipedia per rendersene conto).
La classifica dei migliori film del 2015 verrà stilata da tutti i siti e magazine a fine anno, tuttavia oggi a fine gennaio, sono sicuro che la Teoria del Tutto sarà sicuramente in questa classifica. O almeno nella mia.
MG.
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