- ironia ed intelligenza
- che senso ha ringraziare?
- ringraziare… e ringraziarsi!
Cominciare il nuovo
anno con un sonoro “Grazie” lo trovo decisamente di buon auspicio;
ecco perché ho deciso di riprendere questo non recentissimo testo di
Pennac.
È un libro nato come
testo teatrale che “chiede grazie” e riflette in modo ironico ed
intelligente su cosa significhi ringraziare coloro che ci circondano.
Il tutto prende vita
ricevendo un premio e dovendo, come in ogni occasione più o meno
mondana, rivolgersi a chi ci sta di fronte regalando un pensiero. Un
pensiero che si traduce in questo testo mai noioso o ridondante come
l’elementarità del gesto avrebbe potuto generare.
L’arguzia dell’autore
è riuscita a creare un personaggio che lo/ci rappresentasse utilizzando
il semplice caos che da sempre fa parte dell’essere umano. Per cui
ne emerge una figura a tratti grottesca ma mai banale condita di sottili
riflessioni che riportano il lettore a riflessione genuinamente proprie.
Per passare un paio
d’ore di lettura intelligente ma leggera.
“Siamo a teatro, noi in platea, lui sul palcoscenico.
Quando si alza il sipario lui è di schiena, in controluce, di fronte a un’altra
sala dirimpetto a noi che lo applaude fragorosamente. Lo vediamo profilarsi
come un’ombra cinese nell’alone abbagliante dei riflettori e ringraziare
l’altra sala che lo acclama.
Grida:
- Grazie!”
Daniel Pennac
Rizzosi.
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