-per una riflessione su un argomento poco discussso, se non tabù.
-perchè le colpe dei padri ricadono sui figli.
-per non dimenticare mai il passato.
Cosa succederebbe se scoprissi che uno dei tuoi genitori è stato un nazista? Magari un gerarca, un colonnello che si è arricchito con il sangue e il denaro degli Ebrei, oppure era un semplice operaio che lavorava nei campi di concentramento o guidava il treno con i deportati. Cosa faresti se scoprissi che tuo padre è stato in qualche modo complice dell'olocausto?
Queste sono le domande che pone lo spettacolo, tratto da un'inchiesta di Peter Sichrovsky, figlio di ebrei austriaci, facendo parlare i figli dei nazisti. L'autore si domanda perchè negli anni '80, mentre lui racconta ripetutamente la storia dei suo genitori sopravvissuti ai campi di concentramento, i suoi coetanei figli dei nazisti tacessero sulla storia personale dei propri padri, come se fossero un tabù.
Il reportage di Sichrovsky intervista gli eredi dei soldati, dei gerarchi e dei semplici operai facendoli raccontare sotto forma di monologhi il peso delle colpe, il dramma di scoprire l'orribile responsabilità dei propri padri. Gli stessi padri e madri che li hanno fatto crescere con tutto l'amore possibile quei figli ignari (anche perchè spesso nati dopo l'olocausto) delle colpe dei padri.
Gli allievi attori del corso di formazione del Teatro Metastasio portano in scena con bravura e realta tante storie diverse, accusando talvolta i genitori, altri non sapendo che risposte cercare e, talvolta, giustificandoli. Completano la pièce la musica della tromba di Mirio Cosottini che accompagnano le immagini commoventi dei campi di concetramento.
MG.
Nessun commento:
Posta un commento