-La maestria degli attori: la bravura di Geoffry Rush,
Donald Sutherland e la bellissima Sylvia Hoeks.
-L’arte (la sua bellezza e il suo mercato) difficilmente
raccontata al cinema. Impressionante la quantità e le varietà delle opere d’arte,
in particolari quadri, in un solo film.
-Quel perfetto ingranaggio che è la trama del film.
Doppia recensione per questo film.
C'era una volta una principessa infelice che
per colpa di un incantesimo era costretta a vivere rinchiusa in casa in una
città invisibile...
“La migliore
offerta” di Giuseppe Tornatore se fosse una fiaba potrebbe iniziare così.
Il regista
siciliano narra la storia di Virgil (Geoffry Rush), un esperto d'arte
egocentrico e misantropo, tanto da non meritare che il mondo venga da lui
toccato, preservando le sue mani solo per le opere d'arte, finzione per
eccellenza del mondo che ci circonda. Filo conduttore di tutto il film è,
infatti, il rapporto tra il vero e il falso, tra il celare e il rivelare.
Lei, Claire (Sylvia
Hoeks), una giovane ereditiera, vuole dismettere i beni di famiglia affidandosi
alla rinomata casa d'asta di Virgil, ma l'incontro tra i due non avviene
subito, infatti lei indifesa principessa non riesce a stare nel mondo esterno,
la sua ansia nel sentirsi tra le persone la porta ad un ritiro volontario nella
sua villa.
La curiosità e
il desiderio di vederla e averla, come se fosse un rarissimo ritratto, portano
Virgil ad una trasformazione che lo renderà più umano, ma schiavo di quello che
è un sentimento provato per la prima volta, l'amore; guardarla negli occhi è
una dolce emozione e sfiorare la sua pelle nuda è eccitante tanto quanto
toccare una tela antica.
Così, come un
intricato ingranaggio, il film è raccontato attraverso scene ricche di
magistrali e perfette inquadrature e scenografie sapientemente allestite, il
tutto contornato dalla grande musica del maestro Ennio Morricone.
"I sentimenti
umani sono come le opere d'arte: simulazioni! Ma in ogni falso c'è sempre
qualcosa di vero”, con questa frase, Tornatore, ci chiede cosa siamo
disposti ad offrire per ottenere quello che vogliamo; non siamo coscienti
dinnanzi alle nostre emozioni, siamo come nelle mani di un abile artista che ci
modella in una forma che mai prima di allora ci apparteneva; così, piano piano,
giorno dopo giorno, ci abbandoniamo ad esso, lasciando che l'amore dipinga sul
nostro volto un'espressione nuova.
Siamo, dunque, davvero autentici? Quello che mostriamo è
realtà? Siamo coerenti e sinceri con i nostri sentimenti , con noi stessi? Fino
a che punto è possibile spingerci?
Qual'è la nostra migliore offerta?
Nesh
Torna Tornatore con un cast tutto straniero, torna con una
storia d’amore che diventa un thriller, torna scrivendo una sceneggiatura che è
una vera e propria tela di ragno piena di passione, fobie, arte, avarità e,
ovviamente, amore.
Il mondo dell’arte e quello del suo mercato è lo scenario
dove si svolge la storia: Virgil Oldman è un prestigioso battitore d’aste e
mercante d’arte che vive da solo, circondato da opere d’arti, il suo unico
amico e complice Billy (Donald Sutherland) e la sua fobia di toccare le persone
e gli oggetti che non siano quadri. Incaricato da Claire, un’agorafobica (paura
degli spazi aperti) di raccogliere e stimare per un’asta nella vecchia villa
dove la ragazza vive nascosta da tutti. Nella sua ricerca il battitore d’asta
trova alcuni ingranaggi meccanici, li porta ad un suo amico esperto Robert con
cui cercherà di capire di cosa si tratta. Parte da qua una caccia al tesoro
intricata verso questo misterioso marchingegno e, in parallelo la relazione tra
i due mondi impauriti di Virgil e Claire.
I colpi di scena si susseguono alternati alle scene di
passione sottolineate dalle musiche del maestro Ennio Morricone (forse in alcune parti un po’ troppo “arieggianti”
visto il clima “sentimental-fobico”), in una trama densa degna di un film che
merita molto, anche fuori dal mercato cinematografico italiano.
I sentimenti come l’amicizia e l’amore, ma anche l’avidità,
la verità/finzione e le fobie sono i temi portanti di tutto il film, un film da
vedere sicuramente in questo 2013 appena iniziato.
MG.
un film che non può lasciarti indifferente
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